In diversi settori produttivi, attrezzature e macchinari, o parti di essi, si trovano spesso a venire in contatto con alimenti o sostanze dalle caratteristiche specifiche. In questi casi è indispensabile che i materiali con cui queste attrezzature sono realizzate, siano ufficialmente e di fatto idonei al contatto alimentare.

Questo è importantissimo innanzitutto per la salvaguardia degli alimenti stessi. Durante le lavorazioni, specialmente quelle intensive e protratte per molto tempo, può accadere che dai macchinari utilizzati ci registri una cosiddetta cessione di sostanze, che potrebbero andare a contaminare cibi e ingredienti che ne entrano in contatto. Il fine è evitare che questo accada, in modo che gli alimenti in seguito somministrati a varie persone, non costituiscano un pericolo per queste.

Un altro motivo per cui è importante assicurarsi dell’idoneità al contatto alimentare dei materiali è la salvaguardia dei materiali stessi. Molti alimenti presentano composizioni oleose o unte per esempio che rappresentano un potenziale pericolo per l’integrità strutturale di certi materiali. L’idoneità al contatto con alimenti assicura un certo grado di resistenza a caratteristiche come questa.

Una famiglia di materiali pensati e realizzati per perseguire il fine dell’idoneità alimentare è quella, appunto, delle gomme alimentari. Vediamone alcuni esempi.

Si tratta di una gomma antiolio, quindi nata per sopportare il contatto con sostanze oleose.

Inoltre, è resa e riconosciuta idonea al contatto con gli alimenti, in contrapposizione alla gomma nera che non possiede questa caratteristica.

Dal punto di vista delle proprietà di questo materiale, ricordiamo che la gomma NBR bianca non presenta una gran resistenza all’abrasione. Tuttavia, compensa con un’ottima elasticità e una buona resistenza alla compressione. Viene quindi utilizzata principalmente in guarnizioni e per rivestire componenti in metallo.

Questo tipo di gomma presenta caratteristiche meccaniche meno performanti rispetto alla precedente ed è utilizzata solo in casi specifici. In situazioni in cui per esempio è necessaria una buona resistenza a sostanze acide, questo si dimostra il materiale più indicato.

Tecnicamente, la gomma EPDM (dall’inglese “Ethylene-Propylene Diene Monomer”), è un polimero ottenuto dalla copolimerizzazione di etilene, propilene e da un terzo monomero rappresentato da un diene. Questo fa sì che la gomma sia caratterizzata da una scarsa resistenza con la maggior parte degli oli di origine fossile. Al contrario però, mostra una spiccata resistenza al calore e al vapore. Ha inoltre eccellenti proprietà di isolamento elettrico.

Viene utilizzata principalmente in guarnizioni e per rivestire componenti in metallo.

Il silicone compatto è per sua natura alimentare e quindi idoneo al contatto con alimenti. Tuttavia esistono comunque le certificazioni FDA, come per il silicone espanso, che ne garantiscono la compatibilità al contatto alimentare.

La caratteristica che lo rende molto utilizzato è la sua grande resistenza alle alte temperature. Ricordiamo inoltre, una buona elasticità e una buona resistenza alla compressione.

Come accennato in precedenza, anche il silicone espanso può presentare l’idoneità al contatto alimentare, se accompagnato da regolare certificazione FDA (Food and Drugs Administration).

La struttura del silicone è a cellule chiuse e presenta una densità di 400Kg per m³. Queste caratteristiche garantiscono un importante ritorno elastico ed un’ottima resistenza meccanica.

Inoltre, i rivestimenti in silicone espanso FDA vantano una buona resistenza a sostanze chimiche aggressive. Infine, un’altra caratteristica rilevante è l’ampio range delle temperature di esercizio che vanno da -60° a +200°, garantendo ampie possibilità di utilizzo.

Infine, trattiamo un esempio di gomma alimentare di cui abbiamo già parlato in precedenza, trovi un articolo dedicato qui.

Il Linatex® è una gomma naturale al 95% che è caratterizzata da una eccezionale forza, resilienza e resistenza al taglio e alla lacerazione.

Uno svantaggio nell’utilizzo di questo materiale è che non può essere messo in contatto con sostanze oleose, in quanto non resiste bene a sostanze grasse e unte.

Scegliamo e utilizziamo questi materiali, da soli o in accoppiamento con altri, per i nostri rivestimenti di cinghie e nastri, per realizzare prodotti che si possano adattare alle più disparate situazioni e necessità.

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